Sfatiamo i miti sulla persistenza dei profumi: non è questione di qualità (e no, non deve durare tre giorni) C’è sempre quella persona che entra in una stanza e bam!: tutti si girano, avvolti da una scia olfattiva che sembra infinita. E tu, intanto, ti chiedi:
“Ma io perché dopo mezz’ora non sento più nulla? È il mio profumo che non funziona? È di scarsa qualità?”
Spoiler: no, non è questione di qualità. La realtà è che la persistenza di un profumo dipende da tantissimi fattori: la composizione, la pelle, il clima, persino il modo in cui lo indossi. Vediamo insieme i falsi miti più diffusi – e sfatiamoli una volta per tutte…
Se un profumo non dura tre giorni, non è buono
Un profumo non è cemento armato. E soprattutto la persistenza di un profumo dipende dagli ingredienti e non tutti sono creati per rimanere h24.
Ad esempio, le note agrumate (bergamotto, limone, mandarino) hanno una volatilità naturale altissima: esplodono all’inizio, regalano freschezza, ma spariscono in fretta. È la loro natura, non un difetto. Al contrario, legni, ambra, muschi e resine hanno molecole più grandi e persistono di più sulla pelle.
Basta spruzzare tanto per lasciare scia
Vorresti. Ma non funziona così. La scia di un profumo non dipende solo dalla quantità che spruzzi, ma da come la tua pelle interagisce con la fragranza. Il pH cutaneo, l’idratazione e persino l’alimentazione possono cambiare la resa olfattiva.
Sulla pelle secca un profumo evapora più velocemente. Su una pelle ben idratata, dura di più. Quindi: prima ancora di aggiungere altri 12 spruzzi, prova a idratare la pelle. Il profumo ringrazierà.
Se non lo sento più, non c’è
Benvenuta al fenomeno dell’assuefazione ofattiva. Il cervello si abitua in fretta agli odori che ti circondano, soprattutto se sono vicinissimi a te (come, appunto, il tuo profumo). Tradotto: tu non lo senti più, ma gli altri sì. Ecco perché a volte entri in una stanza convinta di essere “inodore” e invece tutti ti chiedono che fragranza indossi.
Alcune persone hanno la scia infinita perché hanno il profumo migliore
Non è sempre il profumo in sé, ma un mix di fattori: pelle naturalmente più calda (che amplifica le note)
scelta di fragranze più intense o con basi resinose, abiti che trattengono gli odori (lana, seta, velluto = alleati della scia)
E poi sì: qualcuno sa anche dove spruzzarlo. Dietro le orecchie, tra i capelli, sul retro delle ginocchia (trucco da red carpet).
Quindi? Cosa devi sapere davvero sulla persistenza del profumo?
Le nostre formule POSH sono altamente concentrate e di qualità, ma non tutti gli ingredienti sono nati per durare ore.
La pelle e le stagioni contano: caldo e freddo cambiano la volatilità delle note. La durata non definisce la qualità: a definire la qualità sono le materie prime, l’equilibrio e l’originalità della composizione. Esistono dei trucchi: idratare la pelle, stratificare più fragranze (layering), spruzzare su tessuti che trattengono l’odore.
✨ In conclusione (anzi, in scia). Un profumo non deve durare tre giorni per essere eccezionale✨
Deve emozionare, raccontarti, lasciare un’impressione. E con un profumo personalizzato POSH, la persistenza è calibrata sulla tua pelle e sul tuo stile.
“Perché la vera qualità non è nell’orologio… ma in una scia che parli solo di te”.
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